sabato 4 febbraio 2012

Luppolo

"Una birra forte,
un tabacco profumato e una donna,
questo è piacere" (Goethe)

Prima di tutto, scusate il ritardo, ma " tempus fugit"...Scherzo! Ho avuto altro da fare. Aspettando la primavera voglio illustrare uno dei primi prodotti primaverili di uso comune in cucina.
Humulus lupulus
Luppolo
Urtiçon a Cjabie
Bruscandolo in veneto
Pianta rampicante, molto comune lungo le rive dei torrenti, in luoghi incolti, tra rovine di luoghi abbandonati. Cresce strisciante (da cui il nome humulus=humus, terra) se non trova un tutore su cui arrampicarsi.
Conosciuto fin dall'antichità (epoca egizia e romana) sia per uso alimentare che officinale.
Come si vede dalla foto presenta foglie palmate, ruvide, fusto pure ruvido che si diparte da rizomi orizzontali, infiorescenze maschili raccolte a pannocchia di 5/10 cm di colore verde giallognolo ed infiorescenze femminili a forma di cono di 4/5 cm di colore verde. La pianta è quindi dioica( 2 case, maschile e femminile).
Fioritura estiva ed anemofila. I fiori femminili essicati vengono usati nella preparazione della birra e le conferiscono quel caratteristico sapore amarognolo.( La scoperta risale al XIII sec. edè attribuita al birraiolo belga Gambrinus). I fiori femminili essicati e ridotti in polvere hanno proprietà sedative e sonnifere. Pare che dormire su un guanciale imbottito di coni di luppolo concili il sonno. Infatti i lavoratori nelle fabbriche di birra, dopo un certo periodo di tempo dovevano interrompere il lavoro pena cadere addormentati.
In cucina si usano i giovani germogli apicali, della lunghezza di 20/30 cm., raccolti a partire dal mese di marzo a  seconda del luogo di raccolta ( prima in pianura e via, via ad altitudini più elevate), dimostrandosi un valido surrogato dell'asparago.
Se non si esagera, nonostante le continue cimature, il luppolo continua a vegetare.
Il luppolo si attacca a qualsiasi tutore e quindi anche su nocciolo, salice, pioppo, olmo, sambuco, cioè su specie vegetali che risultano simbionti con molti funghi primaverili quali spugnole, verpe, piopparelli, di cui avremo modo di parlare.
La nostra uscita quindi può essere premiata anche dalla raccolta di questi gustosi miceti.
Per chiudere, qualche consiglio di natura culinaria:
Insalata di germogli di luppolo
- 800 gr di cime di luppolo
- mezzo limone
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
Gettare in una pentola con acqua abbondantemente salata i germogli. Lasciare scottare per alcuni minuti. Scolare, far raffreddare e servire con una spruzzata di succo di limone, olio extravergine, sale e pepe.
Utilizzabile anche come contorno.
Frittata con germogli di luppolo
- 200 gr di cime di luppolo
- 7/8 uova
- 50 gr di burro
- 30 gr di olio extravergine di oliva
- 2 cucchiai di grana padano o di parmigiano o stagionato grattugiato
- sale e pepe
Tagliare a pezzetti i germogli e soffriggerli in una padella con burro ed olio. Appassiti i germogli, versateli in una terrina assieme alle uova precedentemente sbattute insieme a sale e pepe. Lasciate che la frittata si rapprenda; dopo 5 minuti, voltate la frittata e rosolatela dall'altro lato.
Servire ben calde e ..buon appetito!
Infuso di luppolo ( da una ricetta di Prato Carnico, Jerbas di çianal, I.C. Comeglians)
30 gr di semi per litro di acqua bollente per circa 10 minuti. Una tazza prima dei pasti per i bambini gracili.
1 gr. in 100 ml di acqua per conciliare il sonno.
Per finire ricordatevi che la pianta appartiene alla famiglia delle Cannabinacee, quindi occhio...
A presto.



1 commento:

  1. Sei sulla buona strada...a proposito conosci quella per arrivare a Cabia? un amico

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