mercoledì 15 agosto 2012

Segale cornuta - Ergotismo

Segale Cornuta
Ergot
Claviceps purpurea

15 agosto 1951, Francia del sud-est, paesino di Pont saint Esprit, ondata di allucinazioni collettive. Cinque persone morte, decine finite in manicomio con la camicia di forza, centinaia colti da delirio e disturbi mentali. Alcuni si dimenavano nel letto d'ospedale gridando che fiori rossi stavano sbocciando sui loro corpi, un altro che sentiva la sua pancia mangiata dai serpenti tentò di affogarsi, un altro saltò dal terzo piano credendosi un aeroplano. I quotidiani dell'epoca attribuirono l'episodio al consumo di pane confezionato con farine contaminate da una muffa, ergot in francese, claviceps purpurea nel linguaggio scientifico, che cresce talvolta sulle spighe della segale, sotto forma di un cornetto viola (come si vede in figura), da cui il nome di segale cornuta.
L'intossicazione venne definita " l'affaire du pain maudit de Pont Saint Esprit".
L'ergot contiene varie sostanze fra cui l'acido lisergico, componente dell'LSD.
L'affaire, dapprima archiviato, venne risolto, pare, a distanza di anni da un reporter investigativo americano, secondo il quale sarebbe stata la Cia, assieme all'esercito americano, a contaminare con LSD il pane del villaggio, come esperimento in vista di un progetto per il controllo della mente, iniziato durante la guerra di Corea.
L'intossicazione da segale cornuta  è conosciuta anche col nome di " fuoco di Sant' Antonio", poichè gli abitanti del Nord Europa, abituali consumatori di pan di segale (poichè la segale cresce meglio del frumento nei climi freddi del nord), e quindi maggiormente colpiti da essa, scendevano in pellegrinaggio a San Antonio da Padova, onde intercedere la guarigione.
Man mano che scendevano di latitudine,  nell'alimentazione, sostituivano il pan di segale col pane di frumento ed i sintomi dell'ergotismo, "miracolosamente" sparivano.
Naturalmente la guarigione veniva attribuita all'intervento di San Antonio, da cui l'espressione sopraccitata.
Forse per questo nelle comunità rurali del tempo frequenti erano le "visioni" di piccoli abitatori del bosco: folletti, sbilfs, guriuts, aganes ed immagini sacre.