martedì 10 luglio 2012

Urtica dioica

Urtica dioica
Vurtie, Gurtie



Pianta comune in tutta la penisola, conosciuta anche perchè pizzica, pur non essendo velenosa. E' ricca di proprietà curative, benefiche e stuzzicante per il palato.
Dal punto di vista botanico appartiene alle erbacee perenni; i fusti eretti a sezione quadrata nascono da un rizoma sotterraneo; foglie ovate, opposte e dal margine seghettato.
Sia il fusto che le foglie posseggono peli, contenenti sostanze urticanti come l'acido formico.
I fiori sono piccoli, raccolti in racemi, posti all'ascella delle foglie superiori.
Il nome dioica ( 2 case) si deve al fatto che i fusti portano o solo fiori maschili o solo fiori femminili.
Il frutto è un achenio, contenente un solo seme.
Pianta rustica, praticamente ubiquitaria, cresce fino ai 2000 m di quota.
Qualora venga raccolta per scopi alimentari, dovete evitare le zone vicino a strade o centri abitati ed anche vicino ai coltivi dove siano usati antiparassitari ed anticrittogamici.
Naturalmente abbiate cura di dotarvi di guanti onde evitare spiacevoli "punture".
Si usa sia per scopi erboristici che alimentari.
In erboristeria:
Si raccolgono fusti e foglie, da primavera a fine estate, e si fanno essicare in luogo ombroso ed aerato.
L'infuso di ortica ha azione antiinfiammatoria, diuretica, astringente, emostatica, depurativa.
Viene usata anche per preparare shampoo antiforfora, unguenti per la pelle e pomate lenitive.
Dall'ortica si ricava anche molta clorofilla, usata come colorante naturale per liquori e medicinali.
Dalle fibre dei fusti si ricava un tessuto molto resistente, simile alla canapa.
Facendo macerare in acqua fusti e foglie per una giornata, si ottiene un potente prodotto contro gli afidi (pidocchi) delle rose.
In cucina:
Una volta bollita, l'ortica perde le sue proprietà urticanti, rendendo possibile ogni suo uso alimentare: zuppa di ortica, frittata alle ortiche, ravioli alle ortiche, riso alle ortiche, sbollentate e condite con olio e limone.
L'acqua di cottura può venire usata come tisana depurativa, da bere una volta al giorno a digiuno.
L'ortica contiene sali minerali, vitamina K, A, B2 ed acido folico, fondamentale per le donne in gravidanza e durante l'allattamento.
E' preferibile non raccogliere le ortiche in fioritura, poichè possono causare disturbi intestinali.
Parenti strette dell'ortica dioica sono l' Urtica urens od ortica maggiore, molto più irritante al tatto e monoica (1 sola casa), cioè porta sia fiori maschili che femminili; il Lamium album od ortica bianca
ed il Lamium purpureum a fiori purpurei, entrambe non urticanti.
Poichè i tessuti dell'ortica bianca contengono ammine, se ne sconsiglia il consumo, potendosi rivelarsi tossica.
Da bambini, nelle nostre peregrinazioni nei prati, succhiavamo i fiori dei due lamium, traendone un dolce e gradevole nettare.

Lamium album

Lamium purpureum
















Curiosità:
In campagna si mescola l'ortica tritata al mangime per le galline per migliorare la produzione di uova.
Per lenire il bruciore delle " punture" di ortica si utilizza il succo di acetosa.

L'orologio di flora.

A partire dal 1745 il grande Linneo, il principe dei botanici, si dedicò a riportare a nuova vita l'orto botanico di Uppsala (Svezia), il Linnétradgarden ed ivi creò un' aiuola speciale, una sorta di orologio fatto da 24 specie di piante, che aprivano le corolle nelle diverse ore del giorno e della notte, chiamato Orologio di Flora e tutt'oggi visitabile.
Per mia conoscenza un tale orologio lo troviamo presso un agriturismo a Bacoli, alla periferia di Napoli, meta  di visite da parte di studiosi ed anche semplici curiosi.
Penso che con una spesa non esagerata se ne potrebbero realizzare nelle rotonde dei nostri paesi in luogo di quelli meccanici. Lo spazio minimo necessario si aggira intorno ai 25mq.
Guardate se non è meraviglioso!